8.5.09

IN VISITA A CARACAS, IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO DEI MOLISANI NEL MONDO, TERESIO ONORATO, SPIEGA LE INIZIATIVE LANCIATE DAL MOLISE. APPOGGIA L’UNIONE DELLE REGIONI ALL’ESTERO.

MANCANO I GIOVANI, COME FARLI PARTECIPARE?

CARACAS Troppo pochi i giovani attivi nelle collettività italiane all’estero, e in particolare in Venezuela. Questa una delle considerazioni fatte dal dottor Teresio Onorato, dirigente del Servizio rapporti con i molisani nel mondo della Regione Molise. Onorato, giunto in Venezuela venerdì, dopo aver assistito al Congresso dei giovani molisani nel mondo tenutosi in Brasile, si è dimostrato entusiasta delle attività e delle sedi degli italiani in Venezuela. L’unica pecca: la mancanza di giovani.

“Questo è un fenomeno che riguarda un po’ tutte le collettività italiane nel mondo – spiega l’esperto in emigrazione alla ‘Voce’ –, infatti la maggior parte dei rappresentanti degli italiani all’estero sono anziani. Noi, come Regione Molise, facciamo il possibile per appoggiare i giovani. I ragazzirimanga vivo l’associazionismo nel mondo e quindi l’italianità”. sono necessari, infatti, affinché

D’altronde all’incontro della collettività con Onorato, tenutosi domenica presso il Centro Italiano-venezolano, dei circa 80 presenti, solo quattro avevano meno di 35 anni. Le iniziative lanciate dalla Regione per dare sostegno ai giovani sono state fondamentalmente due: “La creazione del Consiglio dei giovani molisani nel mondo che è annuale ed itinerante – spiega Onorato puntualizzando che il Molise è una delle tre regioni in Italia a possederne uno -. E il programma di scambio che permette ai giovani residenti all’estero di andare a studiare in Italia ed agli italiani di recarsi a conoscere le collettività all’estero. Inoltre nel Congresso, tenutosi la settimana scorsa a San Paolo, è stata decisa la creazione di un portale web in cui l’informazione sia specificamente diretta ai giovani .

Riguardo alla consistenza dell’emigrazione molisana nel mondo, ricordiamo che oggi un terzo dei molisani risiedono all’estero e i Paesi che ospitano il maggior numero di emigranti sono innanzitutto Argentina e Canada, poi vengono Stati Uniti, Brasile, Venezuela,Australia ed infine i paesi europei.

“Vi sono sicuramente similitudini fra le collettività italiane in Brasile, Venezuela e Argentina – rileva Onorato -, vi è tanta povertà da sconfiggere in questi paesi ma i nostri emigrati hanno avuto successo.Gli italiani non sono stati colpiti dalla povertà”. Forse bisognerebbe chiedersi il perché. Poi aggiunge: “Dopo aver visitato, oltre a vari paesi dell’America latina, due paesi ricchi come il Canada e gli Usa, il Venezuela è il paese in cui la collettività italiana possiede le più belle strutture al mondo”. Riguardo alla finalità della visita, il dirigente del Servizio per i molisani nel mondo puntualizza: “Sono venuto su incarico del Presidente della Regione Molise, il senatore Michele Iorio, per verificare lo stato dei progetti finanziati. La Regione, infatti, versa dei contributi a favore delle attività promosse dalle associazioni di molisani all’estero. Tra i 200 progetti che arrivano annualmente, quelli provenienti dal Venezuela sono stati i più interessanti perché con effetti nel campo sociale, come è il caso di quelli diretti a fornire assistenza agli anziani”.

Tanti i regionalismi, i particolarismi, le divisioni e le lotte intestine fra italiani residenti nella penisola, questi sentimenti non dovrebbero affievolirsi fra gli italiani all’estero?

A riguardo il dottor Onorato sostiene: “Le piccole associazioni non funzionano, semplicemente perché se una ha 100 membri, alle attività partecipano solo 10 membri, ossia pochissimi. Più l’associazione è grande, e quindi può rappresentare varie regioni, più ha la capacità di organizzare progetti in grande e muovere un maggior numero di persone”. “Sono a favore dell’unione di tutte le regioni italiane all’estero – conclude con un sorriso -. Non condivido la scissione proposta fra molisani e abruzzesi, né la costruzione di una sede particolare per i molisani in Venezuela. L’associazionismo all’estero esiste infatti solo grazie all’esistenza di grosse strutture come il Centro Italianovenezolano. Spero che lo spirito dell’associazionismo che si respira in Venezuela si espanda anche ad altri paesi.”.

barbara.meoevoli@voce.com.ve

da “LA VOCE D’ITALIA A CARACAS”

www. consigliomolisaninelmondo.com

UN MONDO D’ITALIANI - Italian International e-magazine Network

diretto da Mina Cappussi